NOTE SULL'ARTE

scritte dal dott. Giuseppe Frascaroli

Abraham Brueghel - Figura femminile con fiori

28/11/2023 - nota n° 302
Abraham Brueghel, nato ad Anversa nel 1631 e deceduto a Napoli nel 1697, è stato un valente pittore fiammingo, la cui fama nella storia dell’arte è stata purtroppo immeritatamente oscurata dai molto famosi e celebrati pittori appartenuti alla sua famiglia, ovvero il padre Jan il Giovane e il nonno Jan Brueghel il Vecchio, detto in Italia anche Bruegel dei Velluti per i toni vellutati dei suoi colori, quest’ultimo tra i massimi rappresentanti della pittura fiamminga del suo tempo e di ogni epoca e uno dei primi e più grandi specialisti nell’esecuzione di mazzi di fiori. ... CONTINUA
A iniziare la dinastia fu Pieter Bruegel il Vecchio, pittore olandese di grande fama, in cui uno dei temi principali della sua produzione artistica è stata la meditazione sull'umanità, soprattutto contadina, ritratta in episodi quotidiani.
Abraham Brueghel è stato uno straordinario pittore attivo in Italia per la maggior parte della sua carriera. Nel 1659 lo troviamo a Roma, dove si afferma per le sue nature morte e in particolare per le nature morte floreali. Qui Abraham ha un’intensa produzione di nature morte soprattutto di fiori e frutta, collaborando spesso con pittori di figura, come Giacinto Brandi, il Baciccio, Carlo Maratta e Guillaume Courtois interpreti tra i più rappresentativi del gusto barocco dominante a Roma. Tra il 1672 e il 1675, Abraham si trasferisce a Napoli fino alla sua morte; qui, specialmente durante gli ultimi dieci anni, le sue pennellate diventano più luminose e intense. (si veda anche in Note sull’Arte: Abraham Brueghel e la Natura morta con rose, crisantemi e tulipani, alla nota n° 104 del 01/12/2021).
Un commento merita la “Figura femminile con fiori, con Guillaume Courtois”, dallo stile caratterizzato da una stesura materica con tratti morbidi e da un sapiente trattamento della luce che conferiscono un palpitante colorismo all’opera pittorica. La scena è ambientata all’aperto, in un giardino; riproduce una giovane donna elegantemente abbigliata ed acconciata che tiene tra le mani rametti di rose di diversi colori. Questo dipinto è una testimonianza di come nel periodo barocco maturo, a differenza del primo periodo “naturalistico” e contemplativo, il genere della natura morta venisse per così dire “nobilitato” dalla presenza di figure, per lo più femminili, come nel nostro caso, figura dipinta da Guillaime Courtois. La scena, meravigliosamente ricca di valori cromatici, luministici e di superficie, intrinsecamente barocchi, rappresenta un momento di poetica meditazione, parallela a una certa letteratura contemporanea, sull’inafferrabile volatilità della bellezza femminile e della giovinezza, sottolineata e resa protagonista dal serrato confronto tra i fiori, la fanciulla e il giardino dove si trova..




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