Bernardo Bellotto (Bellotti) (Venezia, 30 gennaio 1721 – Varsavia, 17 ottobre 1780) è stato un pittore e incisore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. È stato un pittore paesaggista urbano e vedutista di livello internazionale, oltre che incisore all'acquaforte famoso per le sue vedute di città europee: Dresda, Vienna, Torino e infine Varsavia, sua ultima tappa, al servizio di Stanislao Augusto Poniatowski, che lo nominò pittore di corte. Fu allievo come
“enfant prodige” nella bottega veneziana dello zio, il rinomato Giovanni Antonio Canal, noto come Canaletto, e talvolta usò l'illustre nome di quest'ultimo, firmandosi come Bernardo Canaletto.
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In Germania e Polonia, Bellotto si faceva chiamare con il nome di suo zio, Canaletto. Ciò causò una certa confusione, tuttavia l'opera di Bellotto è leggermente più cupa nei colori rispetto a quella di Canaletto e la sua rappresentazione di nuvole e ombre lo avvicina alla pittura olandese. Lo stile di Bellotto era caratterizzato da una rappresentazione elaborata di viste architettoniche e naturali e dalla qualità specifica dell'illuminazione di ogni luogo. Bellotto e altri maestri veneziani della veduta sicuramente hanno utilizzato la camera oscura per ottenere una precisione superiore delle vedute urbane.
“Il rio dei Mendicanti e la Scuola di San Marco” è un olio su tela di cm 41x59 che Bellotto ha realizzato nel 1740 e conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Queto dipinto raffigura una visione dettagliata del rio dei Mendicanti e della scuola di San Marco a Venezia, ripresi dall’attuale ponte delle Erbe. A destra appaiono il palazzetto seicentesco Dandolo costituito da cinque piani, tra i quali si distinguono i due piani nobili. Nella facciata sono ben visibili le due serliane sovrapposte e i grandi camini. A seguire si nota uno spigolo della facciata della chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, quello della scuola di San Marco e infine uno scorcio della chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti. Sullo sfondo il campanile e la cupola di San Michele e, a sinistra, tipici edifici veneziani lungo il canale. Interessante la maggior naturalezza e la fedele ripresa dei dettagli rispetto a Canaletto, pur suo maestro.